A Superga si torna a celebrare la Messa del 4 maggio dopo 4 anni: l’Omelia di Don Robella: un appello anche ai giocatori
Don Robella dopo quattro anni di assenza dal Colle, è tornato a celebrare la Messa del 4 maggio a Superga: “Erano quattro anni che mancavamo da Superga, nel luogo nel quale davvero celebrare il ricordo, poterci fermare oggi. Siamo tornati a casa. Siamo tornati con qualcuno di meno, penso a Cesare Salvadori. Siamo qui per mettere davanti a quella lapide il nostro cuore: qui il passato incontra il futuro”. Poi l’appello ai calciatori presenti: “Ai giocatori dico: ‘Entrate in questo progetto, siatene fieri. Non vi sarĂ chiesto di essere del Toro, per quello ci siamo giĂ noi. Ma vi si chiede di essere da Toro. Servono alcune caratteristiche: l’impegno e la lealtĂ . Se ci saranno, allora si potrĂ costruire. Siamo tornati a casa oggi, allora adesso vi lancio una sfida. Ciascuno di noi ha delle ambizioni, e sono convinto che l’ambizione di un giocatore sia militare in una grande squadra. La sfida è questa: fate diventare grande il Toro”. Applaude tutta la basilica.
“Calciatori, fate il Toro grande”
“E quando ci sarete riusciti scoprirete che la gioia sarĂ cento volte piĂą grande. Come fare a saperlo? Quando alla fine di una partita sentirete uno dei tifosi piĂą attempati dire: “Oggi sembrava di vedere quelli lĂ ”. A quel punto saprete non di aver fatto il Grande Toro, perchĂ© quello è un unicum, ma saprete di aver fatto il Toro grande”.
Il Giorno Granata.
bravo Don Riccardo, ti auguro di ripercorrere le orme del grande e indimenticabile Don Aldo
Sposo in pieno l’idea di Franco (Gobull)… devono scrivere a caratteri cubitali la frase del Don sui muri dello spogliatoio granata!
“Non vi sarà chiesto di essere del Toro, per quello ci siamo già noi. Ma vi si chiede di essere da Toro.”