Il Torino è vicino a piazzare il (doppio) grande colpo. Non è ancora fatta, ma ci siamo quasi. Cairo vuole regalare due ottimi giocatori per l’attacco a Sinisa Mihajlovic. I nomi sono noti: Iago Falque e Adem Ljajic. E le maggiori novità si registrano per il primo. La dirigenza granata, infatti, è riuscita a trovare l’accordo in maniera pressoché totale sia con la Roma, sia con l’ex Genoa, che a questo punto non aspetta altro se non di firmare il suo nuovo contratto.

 

Le modalità sono quelle che il Torino aveva da subito preferito: prestito con diritto di riscatto per un totale complessivo dell’operazione di circa 8 milioni di euro. Al giocatore è pronto un contratto quadriennale a 900mila euro, più ricchi (e facili bonus) che gli permetteranno di arrivare a 1,2 milioni. Praticamente la stessa cifra che prendeva in giallorosso. Un sì che è arrivato da poco, e che non dovrebbe essere più smentito. Iago aspetta di passare all’ombra della Mole, e se tutto dovesse andare per il verso giusto sarà tra i giocatori convocati per il raduno del 10 luglio, quando il nuovo Torino prenderà forma.

 

C’è invece ancora qualcosa da definire con Ljajic, per il quale la Roma ha accettato l’ipotesi di un trasferimento a titolo definitivo, mentre il giocatore deve ancora dare il suo assenso. Il nodo resta l’ingaggio: a Roma, l’attaccante serbo guadagna 2 milioni di euro netti, che sono ben oltre lil tetto massimo imposto da Cairo per gli ingaggi. Il Toro può spingersi fino a 1,2 milioni circa, andando ad aggiungere dei bonus che comunque non raggiungerebbero i 2 milioni. La durata del contratto sarebbe, secondo le ultime indiscrezioni, di ben 5 anni, fino al 2021. Il Toro punta tantissimo sul giocatore, e il suo agente sta ricevendo le migliori lusinghe possibili: titolarità, centralità del progetto. Praticamente, una squadra che ruoterebbe attorno a lui, e alle sue indiscutibili qualità. Un bel modo per rilanciarsi dopo due stagioni un po’ sotto tono. Insomma, un’operazione simile a quelle che anni fa permise ai granata di assicurarsi Alessio Cerci, che fece benissimo. Questa è la chiave su cui ragionare, con l’accordo ancora da raggiungere.

 

Le operazioni, in questo momento, sono legate. Ma se si dovesse tirare troppo per le lunghe, non si esclude il fatto che, alla fine, il Toro si assicuri subito l’attaccante spagnolo e poi, eventualmente, torni a riflettere su quello serbo. Sul quale, comunque, i granata sono in vantaggio rispetto a tutta la concorrenza. Il momento è caldissimo.

 


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