La presentazione dell’avversaria / Dopo i problemi legati al Covid la squadra di Maran ha ritrovato equilibrio: ora servono i punti
A distanza di un mese esatto da quella che sarebbe dovuta essere la data ufficiale, domani sera Marassi ospiterĂ Genoa-Torino, valida per il recupero della terza giornata di campionato. Un rinvio che non sembra sorridere particolarmente ai granata soprattutto se si considera la crescita che il Grifone ha maturato nelle ultime settimane. Senza i problemi legati al focolaio Covid comparso tra i liguri proprio all’indomani della sfida contro il Napoli, infatti, la squadra di Giampaolo avrebbe affrontato un Genoa reduce da un tennistico 6-0 contro i partenopei. Una squadra che sembrava essere in totale balia di se stessa, incapace di costruire gioco e di arginare un avversario superiore in tutti i fondamentali. E in ogni zona del campo. Un ko che, dopo la netta vittoria (4-1) in apertura di campionato contro il Crotone, aveva immediatamente riportato la formazione di Maran con i piedi per terra. Lo scenario, però, pare adesso essersi ribaltato.
Genoa, la ripresa targata Maran
E per merito anche e forse soprattutto del tecnico Maran. Dopo i problemi da coronavirus e il baratro del San Paolo, infatti, la strada del Genoa poteva prendere due direzioni: il tracollo dettato piĂą dallo sconforto che non da un basso livello tecnico oppure, al contrario, un sussulto di dignitĂ e amor proprio che avrebbe potuto permettere al Grifone di risollevare la testa.
Ed è stato bravo proprio Maran a scongiurare la deriva verso la prima opzione: il turno di riposo contro i granata ha certamente dato modo alla squadra di ritrovarsi e recuperare e i due punti nelle tre partite successive (due pareggi contro Verona e Sampdoria e una sconfitta contro l’Inter) sono certamente un buon viatico per riportare un po’ di serenitĂ .
Da Zapata a Scamacca, i punti fermi del Grifone
Una serenitĂ parzialmente ritrovata che si è vista anche in campo, soprattutto nel derby contro la Sampdoria (1-1 il risultato) dove i liguri hanno mostrato una soliditĂ difensiva importante a discapito, tuttavia, di una fase offensive certamente meno efficacie. Dietro, infatti, Maran può contare sull’apporto di uomini come Zapata e Goldaniga che contro i rivali cittadini si sono dimostrati semplicemente perfetti. Meno, al contrario, lo è stato Criscito che continua a non essere al top della formazione.
A centrocampo, invece, la sorpresa di questo inizio di campionato è rappresentata dal giovane Rovella. Titolare nelle ultime tre sfide, ci ha messo decisamente poco a far dimenticare i suoi appena 19 anni, neanche avesse anni di esperienza in Serie A alle spalle. Arrivando all’attacco, punto ancora dolente per il Genoa, ad affiancare gli ormai ben conosciuti Pandev e Destro non c’è solo l’ex granata Parigini ma soprattutto il giovane Scamacca. Ed è proprio sull’ex Ascoli che si accenderanno i riflettori: dopo la doppietta in Coppa Italia contro il Catanzaro, è suo il gol che regala il pareggio al Grifone contro la Samp nell’ambiente si comincia a considerarlo praticamente inamovibile. Che il Genoa abbia trovato la soluzione alla carenza di gol?
Genoa e Crotone vanno affrontate con lo spirito rivolto a creare un nuovo gioco di squadra per il toro. Se giĂ adesso vogliamo 1 punto con il pullman davanti la porta di Sirigu possiamo piantarla qui.
concordo!
Anche se si perde vediamo solo di non licenziare Giampaolo che sarebbe l’ennesimo errore
Continuare a stupirsi eccessivamente, etichettarli poi come predestinati e idoleggiare di continuo giovani come Rovella sta proprio alla base dei limiti idioti e paraculi che in Italia abbiamo con i giovani, quelli delle primavera solo, che è sempre consigliato farli ammuffire in panchina piĂą del dovuto… Ciò che dovrebbe essere… Leggi il resto »