I giallorossi saranno i prossimi avversari dei granata al “Grande Torino”: 4-3-3 il modulo di base, Dzeko l’imprescindibile in attacco

Non è una Roma che lascia a bocca aperta. Questo hanno detto le prime otto giornate di campionato. I giallorossi hanno bisogno della scossa definitiva, soprattutto in attacco dove la metà dei gol segnati è arrivata dai piedi e dalla testa di Edin Dzeko (7 gol finora). Nell’ultima gara di campionato, la squadra di Di Francesco è uscita sconfitta per 1-0 dal confronto contro la capolista Napoli. Secondo k.o. stagionale all’Olimpico, dopo quello contro l’Inter ed ennesimo infortunio muscolare nel corso del match. Manolas, infatti, dovrà rimanere ai box per un mese e rinuncerà, forzatamente, anche alla trasferta di Torino. L’elenco degli stop muscolari di questa stagione sembra non finire più: Bruno Peres, Nura, Moreno, Schick (due volte), Karsdorp, Perotti, Defrel, Strootman, El Shaarawy e Pellegrini.

Domenica, contro il Toro, potrebbero mancare ancora Nura, Schick, Defrel ed Emerson, oltre al difensore greco. Situazione piuttosto allarmante, dal momento che la sfida contro il Chelsea di questa sera porterà certamente  via energie importanti. Al di là degli infortuni, il credo tattico della Roma è il 4-3-3 tanto caro a Di Francesco. Dzeko è, come detto, l’imprescindibile riferimento offensivo, De Rossi e Nainggolan le certezze in mezzo, Alisson la sorprendente rivelazione in porta. L’impostazione tattica del tecnico sembra piuttosto definita: verticalizzazioni rapide e grande elasticità nelle due fasi, con particolare attenzione alla ricerca dell’ampiezza offensiva. Fondamentale, in tal senso, il ruolo della prima punta e degli esterni difensivi (Kolarov e Bruno Peres, solitamente), l’uno chiamato a dare profondità, gli altri a sovrapporsi per dare maggiori soluzioni ai centrocampisti e alle ali del tridente. I numeri, finora, danno conto peraltro di una spiccata solidità difensiva, al netto dei numerosi stop che hanno colpito il reparto. Solo 5 gol subiti, come Napoli e Inter. Per contro, l’impronta di Di Francesco ha ancora stentato ad emergere in questi primi mesi. Al “Grande Torino” i giallorossi avranno tanta voglia di rivalsa.


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ExIgneFaxArdetNova
7 anni fa

Anche se certa logica mi fa pensare ad un 2 fisso, la palla e’ rotonda e sino al fischio finale non hanno ancora vinto. Poi ho assimilato troppo della mentalità britannica, per cui ci credo sempre fine alla fine. Stuck to The point.

Peterpann
7 anni fa

Che bello leggere articoli e commenti che trattano di avversari stanchi e infortunati… che orgoglio essere tifosi del Toro e dei suoi Valori Sportivi, non e’ vero cari signori ?

Hic Sunt Leones 61 (A.C. TORINO)©
Reply to  Peterpann

ahahahh

carlo (Tifoso del Toro, quello che si chiamava Toro: non l'ex Toro di oggi, inneggiato dalla Redazione di poliestere di Agnelli & Cairo)
carlo (Tifoso del Toro, quello che si chiamava Toro: non l'ex Toro di oggi, inneggiato dalla Redazione di poliestere di Agnelli & Cairo)
7 anni fa

@hic, io magari mi sbaglio, ma ho sempre il dubbio che il cambio modulo sia dovuto ad una cosa: al serbo cominciava a dare sempre più fastidio la dipendenza dal Gallo: ché tutti dicevano che era il Gallo a risolverci le partite (sai, anche magari nelle trasmissioni televisive di approfondimento… Leggi il resto »

Hic Sunt Leones 61 (A.C. TORINO)©

ma non e’ un complotto, l’ho spiegato nell’articolo su Belotti quello che volevo dire. te lo posto qui: C’e’ una spiegazione logica apparentemente, quella di Lucatoro e anche quella che credo io ” l’incapacità dell’allenatore nel non capire come avrebbe limitato il suo giocatore di punta con una determinata scelta”… Leggi il resto »

Hic Sunt Leones 61 (A.C. TORINO)©

p.s. dovevamo saperlo che questo chiamiamolo allenatore era cosi’ e non illuderci come abbiamo fatto lo scorso anno all’inizio…
ora manca tutto e persino la grinta, quella con cui le squadrette ci mettono sotto.

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