Il Gallo si sposerà oggi con la sua Giorgia, a Palermo. Tra gli invitati anche il presidente granata che spera nella permanenza del bomber
Il passo più importante, Andrea Belotti lo compirà oggi, a Palermo. E non si tratta di una partita fondamentale o di un annuncio di mercato. Il Gallo, infatti, sposerà oggi la sua Giorgia, ragazza conosciuta proprio nel capoluogo siciliano nel corso della sua esperienza in rosanero. Il fatidico “sì” è previsto per le ore 17, nella chiesa di San Francesco di Paola, poi lo sfarzoso ricevimento, nella cornice ottocentesca di Villa Tasca. Nozze stile “Gattopardo”, come da volontà della giovane coppia. Organizzazione della serata in mano a Silvia Sitti, rinomata event planner e moglie di un altro grande attaccante, Giampaolo Pazzini. Menù, rigorosamente siciliano, affidato allo chef stellato Tony Lo Coco. 150 gli invitati, tra cui figurano gli ex compagni Cesare Bovo e Ciro Immobile e, naturalmente, il presidente Cairo che dal 9 granata si aspetta un altro “sì”, quello definitivo al progetto Toro.
La trama della telenovela di mercato, con Belotti protagonista, si va infoltendo di giorno in giorno, ma spetterà ai diretti interessati mettere la parola fine all’intrigo. Il centravanti granata piace, e non è un mistero. Tra Italia ed Europa le pretendenti sono molte (il Milan su tutte, dopo l’offerta concreta di ieri), ma la clausola da 100 milioni spaventa. E Cairo non è disposto a fare sconti, come più volte dichiarato negli ultimi mesi. La speranza, per il presidente granata, è che nessuno sia disposto ad arrivare a tanto ma, al di là di tutto, conterà soprattutto la voglia del Gallo di sposare la causa granata, almeno per la prossima stagione: “È importante capire bene lui cosa vuol fare, al di là della clausola. Secondo me – ha dichiarato Cairo l’11 giugno scorso – anche lui vuole restare al Torino”. Qualsiasi discorso, però, è rimandato. Ora, per Belotti c’è da vivere il giorno più importante. Le questioni prosaiche possono attendere.
Auguri allo sposo ma io non mi faccio troppe turbe. Non si tratta di progetti o meno, il calcio è ormai solo più un supermarket, il brand più famoso per i top player, tipo Harrods, sino al discount LD per i lombi meno nobili. Sono professionals vanno dove c’è il… Leggi il resto »
ma quale SI al Toro ……Donnarumma (quello vero!) ha lasciato il Milan , figuriamoci se il gallo resta nel misero pollaio cairota !!
se fossi Belotti (e volessi divertirmi un po’) direi pubblicamente: se l’omino pareggia l’offerta del Milan (o di chi volete voi) io resto al Toro!
(giusto per vedere la faccia del piccolo uomo; )
hahahahaha veramente, dovrebbe fare cosi’.
Se facesse così sarebbe una faccia di merda, non è possibile pretendere lo stesso stipendio dal Milan che fattura oltre 200 milioni di euro all’anno e dal Toro che fattura 70 milioni. Dovrebbe dire: se i tifosi mi promettono 18.000 mila abbonamenti e lo stadio pieno tutte le partite rimango.… Leggi il resto »
No, Cairo dovrebbe dire: io come presidente del Toro porto lo stipendio a 2,5 come regalo di nozze e per pareggiare eventuali offerte il resto lo metto io come tifoso del Toro.
????
….come tifoso del…..?????
Esattamente l’opposto. UC fa una squadra che merita e solo dopo la chiusura del calciomercato i tifosi fanno gli abbonamenti.
Raggirati evidentemente si, ma coglioni proprio no.