Che abbia gli occhi puntati addosso, è evidente. Maxi Lopez è il grande atteso, in ambiente granata, per la sfida di questa sera contro l’Inter. “Un giocatore che l’anno scorso, per noi, è stato molto importante” ha dichiarato ieri Giampiero Ventura. Con quella precisazione, legata alla passata stagione, che dimostra quanto l’allenatore si aspetti dal suo attaccante. Vale a dire molto di più rispetto a quanto fatto finora. Tante distrazione, quei kili di troppo che calano troppo poco velocemente e che per qualche settimana lo hanno costretto fuori rosa, nonostante un rinnovo contrattuale arrivato con tanto di corposo adeguamento rispetto a quanto percepito per tutto l’anno passato.
Insomma, una rilassatezza che proprio non può piacere. E che porta a sprecare un talento innato nell’attaccante che non per caso è transitato in club come il Barcellona. Ma Maxi manca da troppo tempo all’appello, e quello di questa sera potrebbe essere se non decisivo, quantomeno molto importante per potersi rivalere una futura conferma in granata. Ventura, da lui, si aspetta davvero molto: “deve sostituire un giocatore come Immobile, che per noi è molto importante” ha ancora dichiarato il tecnico, e l’eredità non è proprio così leggera. Senza dimenticare che, a mettere ulteriore pressione all’esperto numero 11 granata, c’è anche Josef Martinez, tornato troppo a ridosso della gara contro l’Inter dalla nazionale per poter essere in ballottaggio, questo finesettimana. Ma non i prossimi: anche perché il modo di giocare con il venezuelano, cioè molta rapidità e molto movimento, è più simile a quello visto nel tandem Immobile-Belotti piuttosto che con altri giocatori.
Ecco quindi che nel palcoscenico di San Siro, dove Maxi ha giocato con la maglia del Milan, la rivincita dell’attaccante potrà avere luogo. Lo aspettano davvero tutti a braccia aperte, e le parole di Ventura di ieri non possono che fungere da stimolo per il giocatore. Se così non sarà, allora la prospettiva che le strade si possano dividere a fine anno potrà diventare più di una semplice suggestione. Con tanti rimpianti per un giocatore che importante è stato, e avrebbe ancora potuto esserlo, al Toro.