È in attesa di una possibilità per scendere in campo. “Non so se accadrà” ha dichiarato lui, “ma continuerò ad allenarmi duro, per farmi trovare eventualmente pronto“. Salvador Ichazo sapeva che per lui l’Italia era una grande chance, ma sapeva anche che per un portiere arrivato dall’estero a metà stagione, giocarsi il posto da titolare non sarebbe stata la cosa più facile del mondo. Resta soltanto la Sisport, per il classe ’92 uruguaiano, per mettersi davvero in mostra, e ce la sta mettendo tutta perché questo semestre torinese non sia soltanto un periodo di passaggio.
Ventura, dal canto suo, valuta. E il Torino pure, aspettando però di prendere una decisione definitiva circa il diritto di riscatto che potrà esercitare a fine stagione, spendendo una cifra di poco superiore ai due milioni. È ancora tutto fermo, anche perché la situazione dei portieri interessa più giocatori, già in orbita Torino.
La nuova normativa sulla composizione delle rose di Tavecchio, infatti, potrebbe far incrementare le possibilità di Lys o Alfred Gomis di rivestire il granata, ma come vice di Padelli. Un argomento controverso, questo, che ancora non è stato affrontato dal Toro. Cairo e Petrachi hanno però in programma, entro le prossime due settimane (o più in generale la fine di aprile) di incontrare l’entourage dei due giocatori, per capire se c’è la disponibilità a restare, da parte di uno dei due fratelli, come secondo portiere o se, invece, preferiranno giocare titolari altrove (sempre in prestito). Anche da questo, il futuro di Ichazo riuscirà ad essere meglio delineato. Per ora non c’è premura, da parte del Torino, anche perché si vorrà vedere come andranno le prossime partite e quali, di conseguenza, saranno le prospettive per la prossima stagione. Ma le porte, all’inizio della prossima estate, saranno particolarmente scorrevoli.